domenica 10 marzo 2013

News dalla Università TEMPO LIBERO Senago...

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VOGLIA DI U.T.L.
Nuova iniziativa della U.T.L. sempre in collaborazione con
il Comune di Senago, assistita dalla Clinica S.Carlo e 
dalla Fondazione E. Bernardelli.
Si terranno due incontri sulla educazione sanitaria presso la
Sala Conferenze di Villa Sioli in Via S.Bernardo 7 - Senago.
Il primo, sabato 16 marzo ore 9,30 tenuto dal Dr. F.Piscitello sulle
malattie cardiologiche e il secondo, sabato 26 Marzo tenuto dalle
Dr.sse Gallitelli, Milani e Morelli  sulla corretta alimentazione e 
il personale benessere, sempre alle 9.30.
Negli intervalli coffee-break.
Confidiamo che data l'importanza degli argomenti,
parteciperete numeros
   Università TEMPO LIBERO Senago





mercoledì 6 marzo 2013

Amore...per noi stessi!!!



Quando qualcuno chiede a una delle Bambine Indaco di parlare dell’amore, lei ride come se le avessero fatto una strana domanda e poi risponde: ”Non posso dirti  niente dell’amore; se potessi allora non sarebbe reale, perché l’amore non ha niente a che fare con le parole”. “Quindi” insiste la persona ” cos'è il vero amore?” lei ride di nuovo e poi risponde: “Lo hai fatto di nuovo. Vedi quant'è difficile?”.
Non importa quanto cerchiamo di non pensare, è quasi impossibile. Cerchiamo sempre di capire tutto con la mente e poi vogliamo che questa comprensione fluisca dalla nostra bocca. Ma la mente non può concepire l’amore perché esso non ha niente a che fare con il “pensare”.
Nel suo libro Way of the Peaceful Warrior, Dan Millan afferma.” L’amore non può essere compreso, deve essere sentito.                 La vita non è immaginare la perfezione e il trionfo, è solo amore. Cerchiamo sempre di cambiare tutto in un concetto mentale. Dimenticatelo, sentitelo e basta!”
Un giorno ho detto ai miei figli, Jonathan e Lyonel, che li amavo incondizionatamente. Che il mio amore non dipendeva da ciò che essi facevano o non facevano, né dal loro comportamento, e che non dipendeva dal fatto che prendessero una laurea o meno. Entrambi spalancarono gli occhi e mi guardarono come se avessi detto la cosa più strana che avessero mai sentito in vita loro.
Abbiamo molte abitudini sbagliate e le trasmettiamo ai nostri figli. Questo è il modo in cui impariamo a vivere. Non conosciamo un modo migliore. Cominciando da bambini, ci viene insegnato che dobbiamo fare le cose o comportarci in un certo modo in cui noi trattiamo noi stessi. In questo modo, il desiderio d’amore e accettazione è ostacolato dalla nostra stessa incapacità di amare noi stessi.
Senza l’amore per noi stessi, non possiamo amare nessun altro. Se non accettiamo questa verità prendiamo in giro noi stessi e gli altri. La cosa essenziale è imparare ad amarci e accettarci proprio come siamo. Non vale fare cose per gli altri.  Se qualcosa non va bene per noi, non andrà bene nemmeno per gli altri. Specialmente noi madri tendiamo a credere di dover rinunciare a ciò che è importante per noi e sacrificarlo per i nostri figli. Comunque il miglior regalo che possiamo fare ai nostri figli è amare noi stesse……
…liberamente tratto dal cap.6 Amore(l’amore è la spada del soldato: ovunque tagli, dona vita, non morte.”)
Del libro HO’OPONOPONO la via più semplice di Mabel Katz

Parlaci dei figli.
E lui disse: I vostri figli non sono figli  vostri.
Sono figli e figlie della sete che la vita ha di se stessa. Essi vengono attraverso di voi, ma non da voi, e benché vivano con voi non vi appartengono. Potete donar loro l’amore ma non i vostri pensieri: essi hanno i loro pensieri. Potete offrire rifugio ai loro corpi ma non alle loro anime: esse abitano la casa del domani, che non vi sarà concesso visitare neppure in sogno. Potete tentare di essere simili a loro, ma non farli simili a voi: la vita procede e non s’attarda sul passato.
Voi siete gli archi da cui i figli, come frecce vive, sono scoccati in avanti.
L’Arciere vede il bersaglio sul sentiero dell’infinito, e vi tende con forza affinché le sue frecce vadano rapide e lontane. Affidatevi con gioia alla mano dell’Arciere; poiché come ama il volo della freccia, così ama la fermezza dell’arco.
Liberamente tratto dal libro IL PROFETA di Kahlil Gibran