venerdì 21 dicembre 2012

Auguri di BUON NATALE con la mia.....



MEDITAZIONE DI NATALE

CON L’OCCHIO DELL’ IMMAGINAZIONE CI VEDIAMO SEDUTI SU DI  UNA
BIANCA COLOMBA IN VIAGGIO  PER TERRE LONTANE, PER DISTESE D’ACQUA CHE FINE NON HANNO,TRA NUBI CHE SOLCANO IL CIELO COME BIANCHE VELE SPINTE DA UN ANGELICO VENTO E,  COME FOSSE GUIDATA DA MANO SAPIENTE SI FERMA IN UNA PICCOLA RADURA CIRCONDATA DA ALTE PIANTE,  TUTT'INTORNO UNA FITTA VEGETAZIONE.  
UN SOLE CHE PARE DISEGNATO DA UN COMPASSO TANTO TONDO E
 PERFETTO ,ROSSO FUOCO ,TRAMONTA ALL'ORIZZONTE COME SIPARIO
SULL SCENA DI UN TEATRO DI UNA BELLEZZA IRRIPETIBILE.
RESTIAMO AL BUIO NELLA CALDA NOTTE AFRICANA.
SI ODONO RUMORI, STRIDULE GRIDA E PROFUMI A NOI IGNOTI MA,
INTORNO A NOI TANTE PICCOLE LUCI SI ACCENDONO D’IMPROVVISO.
SEMBRANO TANTE FIAMMELLE CHE ARDONO DI CURIOSITÀ’,CI
GUARDANO, CI SPIANO.
CI AVVICINIAMO LENTAMENTE. MA SI’, OCCHI, SONO OCCHI DI BIMBI
CHE CI GUARDANO IMPAURITI, SEMBRANO TANTI CERBIATTI CHE
SONO IN CERCA DELLA MAMMA.
CI CIRCONDANO E SI SIEDONO ATTORNO A NOI. PICCOLI BIMBI NERI
DAGLI OCCHI PENETRANTI CHE ASPETTANO. COSA ASPETTANO? FORSE
CIBO, FORSE ACQUA,FORSE     AMORE.
CI SEDIAMO CON LORO. CALA UN SILENZIO CARICO D’ATTESA.
UN BATTITO D’ALI. LA NOSTRA COLOMBA VOLA VIA VERSO UNA
LUNA DALLA LUCE VELLUTATA. ALZIAMO GLI OCCHI VERSO IL
CIELO TRAPUNTATO DI STELLE E     IN MEZZO A NOI UN FASCIO
DI LUCE DI INDESCRIVIBILE SPLENDORE.  I BIMBI SONO I PRIMI AD
ALZARSI E GLI CORRONO ATTORNO FELICI. LORO SANNO, HANNO
CAPITO CHE LA LUCE DEL MONDO E’VENUTA IN MEZZO A LORO
A RICORDARE CHE UN PICCOLO BAMBINO E’STATO MANDATO DAL
GRANDE PADRE PER TUTTE LE GENTI, SENZA DISTINZIONI DI ALCUN
GENERE E CHE SOLO QUELLA CHE CHIAMIAMO LA NOSTRA “ CIVILTÀ’”
HA PROVVEDUTO A CLASSIFICARE E CI RICORDA CHE   SE VOGLIAMO
DARE UN SENSO ALLA NATIVITÀ’ E FARE LA SUA VOLONTÀ’
DOBBIAMO RIDIVENTARE “BAMBINI”.
TENIAMO NEL CUORE E NELLA MENTE L’IMMAGINE DELLA LUCE
CHE ILLUMINA, CHE SCALDA E QUELLA DEI BIMBI CHE SONO LA SUA
IMMAGINE E SOMIGLIANZA.
LA NOSTRA ESPERIENZA E’GIUNTA ALLA FINE, CI RIPORTA NEL NOSTRO PRESENTE- TRATTENIAMO QUELLO CHE ABBIAMO SENTITO, PROVATO E VISTO...


  A U G U R I
DI
    BUON      NATALE
A
TUTTE LE GENTI DEL MONDO


.






                                                   

martedì 18 dicembre 2012

nella mente e nel cuore...



MATTUTINO


Vago, passo dopo passo,
alla ricerca alfine
di cari ricordi miei,
su sentieri conosciuti.

Compagna mi e’la bruma
che vela ancor la piana
mentre nascosti occhi
seguon le mie mosse.

Turbo il silenzio
del loro mondo antico,
entro in casa loro
senza chiederne permesso.

Corrono di ramo n ramo
i fischi delle cince
per avvisar il bosco
dell’ospite inatteso.

Bucano pigre nubi
Lampi di viva luce
a rischiarar il giorno.

lunedì 10 dicembre 2012

mercoledì 5 dicembre 2012

è sempre ...emozionale e la sa cantare solo Fausto...

Mi manchi...
quando il sole da' la mano all'orizzonte,
quando il buio spegne il chiasso della gente
la stanchezza addosso che non va più via
come l'ombra di qualcosa ancora mia...

Mi manchi...
nei tuoi sguardi e in quel sorriso un po' incosciente
nelle scuse di quei tuoi probabilmente,
sei quel nodo in gola che non scende giù
e tu, e tu...

Mi manchi...mi manchi...
posso far finta di star bene, ma mi manchi
ora capisco che vuol dire
averti accanto prima di dormire
mentre cammino a piedi nudi dentro l'anima

Mi manchi
e potrei cercarmi un'altra donna ma m'ingannerei
sei il mio rimorso senza fine, il freddo delle mie mattine
quando mi guardo intorno e sento che mi manchi
ora che io posso darti un po' di più
e tu, e tu...

Mi manchi
e potrei avere un'altra donna ma m'ingannerei,
sei il mio rimorso senza fine,
il freddo delle mie mattine
quando mi guardo intorno e sento che mi manchi

domenica 25 novembre 2012

lunedì 12 novembre 2012

...una mia meditazione 'creativa'...


MEDITAZIONE DEL PARCO DELLA PACE



STIAMO ATTRAVERSANDO TUTTI INSIEME UN GRANDE PARCO.
LA GIORNATA E’SPLENDIDA.
IL SOLE E’GIA’ALTO E INIZIA A FARSI SENTIRE.
ABBIAMO PRESO CON NOI GLI ZAINI, DOVE ABBIAMO
RIPOSTO LE PROVVISTE E LE BORRACCE, MA NON SONO
PESANTI E CI PERMETTONO DI CAMMINARE AGEVOLMENTE.
SENZA FRETTA INIZIAMO A INOLTRARCI PRENDENDO UNO DEI SENTIERI DEL PARCO.
IL CIELO E’COLOR TURCHESE, NON SI VEDONO NUVOLE
ALL'ORIZZONTE, L’ARIA E’LEGGERA. FRESCA E AIUTA I NOSTRI PASSI.
INTORNO UN MARE DI VERDE BRILLANTE CHE ONDEGGIA AL SOSPIRARE DEL VENTO.
QUA’E LA’COMINCIANO A VEDERSI DELLE GRANDI PIANTE I CUI RAMI SEMBRANO DELLE BRACCIA RIVOLTE AL CIELO IN PERENNE INVOCAZIONE.
QUANDO VI PASSIAMO VICINO UN CANTO MELODIOSO DI
UCCELLI MULTICOLORI CI DA’IL BENVENUTO.
POI TUTTI INSIEME SI ALZANO IN VOLO.
UNO ACCANTO ALL'ALTRO, SEMBRANO RAFFIGURARE
UNA COMETA DALLA LUNGA CODA.
CREDIAMO ABBIANO AVUTO IL COMPITO DI FARCI DA GUIDA NEL NOSTRO CAMMINO ALLIETANDOCI COL LORO CANTO PER NON FARCI SENTIRE MENO SOLI NEL SILENZIO DEL GRANDE PARCO.
CI SONO PICCOLE POZZE D’ACQUA SORGIVA MA NON VEDIAMO SEGNI DI VITA INTORNO.
MAN MANO CHE CI INOLTRIAMO CRESCE ANCHE L’ALTEZZA DELL’ERBA CHE SI FA PIÙ FORTE E FITTA FINO A RAGGIUNGERE LA CINTOLA.
IL SOLE STA SCENDENDO LENTAMENTE SULLO SCENARIO E PER NON FARCI SORPRENDERE DALL’OSCURITA’ CI FERMIAMO IN UNA PICCOLA RADURA.
MONTIAMO LE NOSTRE TENDE DA VIAGGIO, CI LAVIAMO NELLE POZZE D’ACQUA SORGIVA.. MA CHE SENSAZIONE
L’ACQUA SCIVOLA SU DI NOI COME LA RUGIADA CHE SI POSA SUI CAMPI LA MATTINA,…..POI TUTTI INSIEME FACCIAMO CERCHIO ATTORNO A UN BELLISSIMO FUOCO
CHE ABBIAMO ACCESO USANDO ARBUSTI TROVATI NEI DINTORNI.
INIZIAMO A CUOCERE I NOSTRI CIBI, LI DIVIDIAMO, LI GUSTIAMO SCAMBIANDOCI LE IMPRESSIONI DELLA GIORNATA.
D’IMPROVVISO UNA FOLATA DI VENTO, UNA LINGUA DI FIAMMA SI STACCA DAL FUOCO, ALEGGIA SOPRA DI NOI ORIGINANDO UNA LUCE CHIARA, SCINTILLANTE,SPLENDENTE,CHE CI SCALDA IL CUORE,
INFONDE FORZA, CI TRANQUILLIZZA LA MENTE, FA SVANIRE LE NOSTRE PAURE E INQUIETUDINI.
NELLA POZZA D’ACQUA SORGIVA VICINO A NOI, ALLA LUCE DI QUELLA ARDENTE FIAMMA, VEDIAMO UNO SPETTACOLO CHE COLPISCE IL NOSTRO ANIMO.
IL LEONE E LA GAZZELLA, LA PANTERA E L’ANTILOPE,
L’AQUILA E L’AGNELLO  BEVONO INSIEME DI QUELL'ACQUA NELLA PACE E QUIETE ASSOLUTA.
LA FIAMMA DI LUCE CI LASCIA CON IL SUO CHIARO
MESSAGGIO. IL SUO SPIRITO SOPRA DI NOI CI PURIFICA.
COSI’ COME CI E’APPARSA SCOMPARE NEL GRANDE UNIVERSO PER RITORNARE AL PADRE.
LA SERA E’ANCORA CALDA, AL POSTO DELLA FIAMMA,  LA LUCE DI UNA LANGUIDA LUNA E UNA COPERTA DI STELLE CHE LE FANNO DA CORONA.
SOSTIAMO COL VISO A GUARDARE IL CIELO BLU INTENSO
MA DENTRO DI NOI BRILLA UNA NUOVA LUCE, LA LUCE.

giovedì 8 novembre 2012

...una dedica 'particolare'...

..mi sono 'cimentato'in quello che è il mio 'slang', il milanese
proprio questa estate...quante volte le mie orecchie hanno
'ascoltato' questa frase che ho poi...tradotto...in 'poesia-pensiero'
.......


ME L’E’BRUTT A DIVENTA’ VECC!!

Me l’è brutt a diventà vecc!!
Te ghe vedet pù, te ghe sentet pù,
i cavei in diventà pocch e stan pù al sò post..
e i gamb…i gamb fan giacom, giacom!!
la vos te capiset pù se l’è la tua  o
quella de l’oltre tomba!
Me l’è brutt a diventà vecc!!
Te scappa semper el nomm di personn
E te ciappet un grand nervòs,
te se ricordet pù i robb
de des minutt fa…ma…
te vegnen in de la ment
i momentt pussee bei de la tua vitta!.
Me l’è brutt a diventà vecc!!
I momentt in due gh’era pocch o nient,
in due gh’era no el compiuter e
El celulare, ma te provà la paura
Di bombardament in del temp de guerra,
te conossuu la tua amisa del couer che
la t’è  stada semper visina,
i to moros vecc, el sgobbadà in del negozzi,
quant la mama la te ciamava e ti te seret drè
a giugà in su l’era con i tò amis!!
Me l’è brutt a diventà vecc!!
I penser van e vegnen come
una pelicula en bianch e negher,
momentt bei, momentt brutt,
adess te gh’è de stà attent a caminà
minga de ciappà denter,
la bicicletta l’è diventada un sogn
e andà in gir te gh’è  semper la compagnia
del mal de schenna!
Me l’è brutt a diventà vecc!!
De bòn  a gh’è che i tò pè
an  lassà una bella impronta
in su la sabbia de la vita,
an  semper fa del ben
e pocch ne turna indrè
ma fa nagott,,
e anca se te se vecc te se content
perché el to coeur l’è restà giovin!!!
Oh Me l’è brutt a diventà vecc!!


giovedì 1 novembre 2012

ciao Renato....

ricordo quel giorno che abbiamo visto insieme le tue foto e ti ho chiesto di darmi  questa,   altro non era che  un abito di Babbo Natale appeso tra due vecchie casupole...l'ho fatto, per come ne sono capace, e te l'ho regalato perchè ti apparteneva...oggi lo porti con te insieme al coro degli Angeli che ti accompagnano nella luce.

domenica 28 ottobre 2012

lunedì 22 ottobre 2012

...e il sospirar m'è dolce in questo mare....


LE DONNE E…I SOSPIRI…..

PERCHE’LE DONNE SOSPIRANO…E SOSPIRANO COSI’SPESSO?
LO FANNO PER NON…URLARE.
CI SONO DIVERSE OCCASIONI NELL'ARCO DELLA GIORNATA, IN CUI URLARE E’INDUBBIAMENTE LA REAZIONE PIÙ APPROPRIATA.
TUTTAVIA…LA SI CONSIDERA UNA COSA.. DICIAMO SCONVENIENTE….PER CUI LA MIGLIOR COSA E’   SOSPIRARE.
PRIMA SI INSPIRA, VELOCEMENTE,BRUSCAMENTE, INALANDO LA REALTÀ’, RICONOSCENDO L’ATTUALE SITUAZIONE, LA SECCATURA O LA DELUSIONE DEL MOMENTO, IL CONFRONTO O LA SFIDA, LA LUNGA ATTESA O LA MANCANZA DI COOPERAZIONE.
SI TRATTIENE UN ISTANTE IL RESPIRO.
POI SI ESPIRA LENTAMENTE, PROFONDAMENTE, EMETTENDO E LASCIANDO ANDARE LA REAZIONE INIZIALE, LO SGOMENTO,L’IMPAZIENZA, IL FASTIDIO,LA DELUSIONE, IL RIMORSO.
BUTTANDOLA FUORI…LASCIANDOLA ANDARE.
CONSIDERIAMO “IL SOSPIRO”UN TACITO VOTO DI ACCETTAZIONE…DICIAMO COSI’.
RIPRENDERSI E…ANDARE AVANTI.
SICURAMENTE LE DONNE CHE VIVONO CON UN COMPAGNO,CHE ABBIANO FIGLI O MENO SOSPIRANO MOLTO DI PIÙ CHE LE SORELLE SINGLE PERCHÉ  DEVONO AFFRONTARE.. DICIAMO QUASI QUOTIDIANAMENTE UN MAGGIOR NUMERO DI PREFERENZE. BISOGNI, DESIDERI, VOLONTÀ  ED ESIGENZE, SE VOGLIONO UNO STATO DI DISTENSIONE NELLA VITA DI TUTTI I GIORNI.
SI PIEGANO DI PIÙ PER NON SPEZZARSI.
BENE SE ANCHE OGGI PROVATE IL BISOGNO DI SOSPIRARE, MI RACCOMANDO FATELO LENTAMENTE E PROFONDAMENTE….SOSPIRATE SENZA ESITAZIONE…SENZA SENSI DI COLPA..SENZA IMBARAZZI…SOSPIRATE CON PIACERE…..

E SE FACESSI TUA QUESTA FILOSOFIA DI VITA?

-fa’del tuo meglio,qualsiasi cosa succede:

-sii in pace con te stessa;

-trovati un lavoro che ti piaccia;

-vivi semplicemente sia per quanto riguarda            
  i  lavori di casa, la cucina, il  vestiario,  sbarazzati  delle cose inutili;
-cerca di stabili giornalmente un contatto con la natura….senti la terra sotto i piedi;

-fa’del moto lavorando, curando il giardino
  o passeggiando;

-non preoccuparti,  vivi una giornata alla
 volta;

-condividi tutti i giorni qualcosa con qualcuno…
  un pensiero, una parola, un aiuto, un regalo…;

-trova il tempo di meravigliarti della vita e del
  mondo che ti sta attorno…e cerca sempre di
  coglierne gli aspetti umoristici…

sii gentile con le creature.

Vorrei lasciarvi ,per finire ,un messaggio che e’contenuto in questa brevissima storiella….

UN UOMO D’AFFARI ENTRO’IN UN BAR, SI SEDETTE E VIDE CHE IL SUO VICINO DI TAVOLO AVEVA UNA BANANA NELL'ORECCHIO..SI UNA BANANA NELL'ORECCHIO
L’UOMO PENSO’; “ CHISSÀ’, FORSE DOVREI FARGLIELO NOTARE. ANZI, NO: NON SONO AFFARI MIEI”
MA QUEL PENSIERO CONTINUAVA A TORMENTARLO. E COSI’, DOPO AVER BEVUTO UN PAIO DI BICCHIERI, DISSE AL SUO VICINO:
“MI SCUSI..EHM.. GUARDI CHE HA UNA BANANA NELL'ORECCHIO
E IL VICINO: COME?
L’UOMO D’AFFARI RIPETE’: “HA UNA BANANA NELL'ORECCHIO
E DI NUOVO IL VICINO DISSE: “COME HA DETTO SCUSI?
HA UNA BANANA NELL'ORECCHIO! GRIDO’ L’UOMO D’AFFARI
“PARLI PIÙ FORTE”RISPOSE L’ALTRO..NON VEDE CHE HO UNA BANANA NELL'ORECCHIO?????

A.De Mello

venerdì 12 ottobre 2012

minicuriosità....che non finisce di stupire!!!!!

...la passione mini si è arricchita di queste 'curiosità'trovate  nel mondo minimania.....
per gli appassionati di....musica
la mini cooper rosa....telecomandata|!
in modellino collezione...
a chi piace...dolce!!!!!
e una 'insolita' 4 x 4....
e...questa che chiede di essere...lavata??
e queste...dipinte...da un impressionista!!!!!!!!
ma...siamo sicuri che sia il metodo migliore per conservarla????
e un saluto dal 'solito' Mr.Bean.......alla prossima!!!!

domenica 30 settembre 2012

Ventina....amarcord!!!!

...è un post che 'ospita'immagini e scritti di un amante della montagna, Attilio che oltre ad essere amico è il Presidente della nostra Università. Tutto è nato dal 'pellegrinaggio'che viene fatto nel mese di Settembre sul Ventina con preghiera alla croce per ricordare chi ci ha lasciato ed è rimasto su questi monti. Non potendo andarci avevo pregato Attilio di farmi un 'reportage'e questo....è molto di più!!!!



ANDAR PER MONTI

O nonna, o nonna! deh com'era bella

Quand'ero bimbo! ditemela ancor,

Ditela a quest'uom savio la novella

Di lei che cerca il suo perduto amor!

Sette paia di scarpe ho consumate

Di tutto ferro per te ritrovare:

Sette verghe di ferro ho logorate

Per appoggiarmi nel fatale andare:

Sette fiasche di lacrime ho colmate,

Sette lunghi anni, di lacrime amare:
Tu dormi a le mie grida disperate,
E il gallo canta, e non ti vuoi svegliare

Così termina la sua stupenda poesia Giosuè Carducci, e devo dire che anche ad altri è capitato di faticare immensamente pur di raggiungere un obiettivo, coltivare una passione, un amore.
Per me, una di queste mete è sempre stata la montagna, per tutta la vita le ho dedicato molto del mio tempo, della mia passione, oso dire anche del mio amore. Per essa ho anche rischiato di morire, per una caduta in alta quota su un ghiacciaio, che mi ha procurato seri problemi alla spina dorsale, sistemata con il miracoloso titanio. La montagna mi ha segnato come si suol dire, ma continuo ad amarla e a rispettarla, sapendo che è una vera maestra di vita. Naturalmente gli acciacchi di cui soffro e la mia non più tenerissima età, fanno si che debba scegliere, invece di ardue scalate su rocce verticali o pareti ghiacciate, degli ameni itinerari su sentieri che tuttavia offrono panorami indescrivibili e una natura mozzafiato. E se questa passione, il tutto, è condiviso con degli amici, meglio se qualche volta si sono legati in cordata sulle vette con te, allora è poco dire che ogni volta si ripete la magia di sentirsi in un paradiso.
Gli scarponi che sono nella foto ormai consumati ed inservibili, mi hanno portato sulle più  belle ed alte cime delle Alpi, come il Monte Bianco, il Gran Paradiso, il Bernina, il Disgrazia, l’Adamello, il Cevedale, il Gran Zebrù, l’Ortles, il Brenta, le Lavaredo, la Marmolada. Questi i colossi alpini, ma il mio amore per i monti è nato sulle nostre Prealpi, i semplici Corni di Canzo, il Resegone, la Grigna e la Grignetta, la Presolana, il Legnone ed una infinità di altre cime meno note, ma che sempre riservano per i veri innamorati delle 

stupende sorprese.
...IL LEGNONE visto dall'Oasi di Pian di Spagna ed una c adente baita sul sentiero di San Fedelino


......immagini di approccio alla montagna

rifugio Porro-Gerli e VALLE VENTINA
arrampicarsi in Val Masino
Capanna Cesare Ponti al Pizzo Disgrazia....
ci sono legami con Senago...
                                             ...tramonto sui Corni Bruciati
i
baitello in Val Ventina con una fioritura di settembre...
Posti magici..

Per rimanere in tema di magia e di favola, vi racconto una storia, visto che sono anch’io ormai un nonno, che si svolge in ambiente montano.
Nella stagione estiva due giovani fratelli della Val Malenco, Giacomo e Giuseppe, portavano le loro mandrie a pascolare sugli alti pascoli montani. Durante le loro periodiche discese a valle per fare rifornimento di viveri e vettovaglie, i due avevano conosciuto e si erano innamorati della figlia di un ricco notabile, bellissima quanto capricciosa. Ogni volta che incontrava i due fratelli, la crudele fanciulla si prendeva gioco di loro, li scherniva e li umiliava sottoponendoli a impossibili prove d’amore, con la scusa che chi avesse vinto l’avrebbe avuta in moglie. Avendo esaurito il repertorio di cimenti, un giorno la ragazza si inventò che avrebbe sposato chi dei due fratelli avesse raggiunto la più alta vetta della Val Sassersa. Pieni di speranza i due giovani caddero nell’ennesimo tranello e partirono alla volta della cima ma da essa non fecero più ritorno, sembrava che la montagna li avesse inghiottiti. Per quanto in ritardo anche nel cuore della giovane donna si aprì una breccia e, presa da rimorso, decise di partecipare alle ricerche. Raggiunse ameni pascoli, si inerpicò lungo il desolato Vallone di Sassersa per giungere con fatica sui ripiani sassosi dell’alto circo della valle dove ora si trova il primo dei tre laghetti di Sassersa. Da quella posizione rivolse lo sguardo verso la punta che doveva essere scalata dai due giovani, e per ore ed ore li chiamò invano. 

Sentendosi sempre più colpevole del suo crudele capriccio, cominciò a piangere copiosamente, ma non si diede per vinta. Proseguì fra le vaste pietraie salendo ancora e poi, fermatasi,di nuovo invocò il nome dei giovani, ma ancora una volta invano. Prostrata sulle pietre si abbandonò ad un pianto disperato e poi, testardamente, riprese la salita. Dietro l’ultima barriera le si aprì un desolato paesaggio di sconfinate pietraie. Allora capì che ogni speranza era perduta e cadde sfinita dal dolore e dalla fatica versando le sue ultime lacrime. Da quel giorno, nei luoghi dove la ragazza si era fermata, aveva invocato e pianto, rimasero tre laghetti di diverso colore: i laghetti di Sassersa. Il primo lago è nero come il lutto, il secondo, il più grande a causa delle abbondanti lacrime piante, è verde, come verdi erano gli occhi della giovane donna. Il terzo, più piccolo, è azzurro come il cielo nel quale si sciolse il suo pentimento. La roccia di tutte le montagne della zona assunse un color rosso intenso, forse a ricordo del sangue dei due fratelli caduti. Davanti al Pizzo Cassandra – la montagna dove anche il giovane senaghese Mario Chiesa ha perso la sua vita per amore di essa- dove si presume che siano scomparsi i due fratelli, si trova una cima con due punte, che i montanari di Val Malenco chiamarono i Giumelin, i Gemellini. 

           ..i tre laghetti di Sassersa
Sul versante sud di questa parte delle Alpi Retiche dove il Pizzo Bernina è considerato il re, si trova il comprensorio di Val Masino dove regna il granito che offre le pareti strapiombanti fra le più superbe al 
mondo, paradiso dei freeclimbers e dell’ultima generazione di alpinisti. Per il troppo amore a queste pareti, un altro senaghese, Massimo Palazzolo ha perso la sua giovane ma già impegnata vita.




                                     il Pizzo Torrone  ed Ago di Cleopatra...


1862 Agosto 2012
Come libero ed esultante si sente chi va per monti quando si passa dalla calda e soffocante atmosfera del piano al vento freddo e stimolante del monte, quando si lascia alle spalle la serena bellezza dei laghi e si esalta nella grandiosità delle rocce selvagge e di sconvolgenti ghiacciai."


Così si esprimeva Sir E.S.Kennedy, presidente dell’Alpine Club, ricordando la sua prima ascensione al Monte Disgrazia che lui, 150 anni fa, aveva battezzato col nome di “Picco Glorioso” per la sua bellezza e resistenza ad essere conquistato. Due anni dopo nasceva il CAI – Club Alpino Italiano – con Quintino Sella, e la passione delle scalate innamorava anche gli italiani.

La parete nord del Monte Disgrazia in Val Sissone
Pur di vedere spettacoli simili, vorrei davvero nuovamente consumare non 7 ma settanta volte sette paia di scarponi.
Spero di avere trasmesso ad altri il desiderio di amore per la montagna che qualcuno, errando, ha definito “la conquista dell’inutile”.

Chi ama la natura non può che amare la montagna, nelle variegate forme in cui tale amore può esprimersi e che spaziano dal senso di pace e di appagamento derivante dalla contemplazione della maestosità della natura, allo spirito di sfida e di conquista che tale maestosità evoca e che si fa “fuoco” per imprese coraggiose.


n.d.r.per una curiosa 'coincidenza'il post inizia con una foto di scarponi rotti proprio come Haiku che ho inserito nel mese di agosto....