sabato 25 febbraio 2012

l'Eroica....

E’ ormai un appuntamento cult assolutamente unico che nobilita ancor di più, ove ce ne fosse bisogno, le Terre di Siena.


Ideata e promossa dall’Associazione Parco Ciclistico del Chianti, l’Eroica è una gara dove la classifica conta poco o nulla rispetto al contenuto che ispira la manifestazione. Con l’Eroica il ciclismo ritorna tale facendo un salto nel passato quando era sinonimo di polvere, fango, fatica e spirito d’avventura; i pionieri dello sport che originariamente accendeva l’Italia intera divisa tra Coppi e Bartali rivivono in una giornata di sport vero, di cultura, di costume durante la quale tornano alla luce del sole biciclette d’epoca, maglie di lana e tubolari a tracolla. Le strade sterrate del Chianti e delle Crete sono protagoniste confermandosi simboli di una viabilità a misura d’uomo e di un territorio ancora integro da un punto di vista ambientale.






L' Associazione "Eroica Ciclismo d'Epoca"
organizza "L'EROICA", cicloturistica
 d' epoca su strade prevalentemente sterrate.
 E' una manifestazione speciale, da ogni punto di vista.

Ripropone ambienti e scenografie
 del ciclismo anteguerra, polvere o fango,
 nessuna assistenza tecnica, ristori d' epoca,
 strade stupende quanto difficili, grande spirito
 di sacrificio e d' adattamento.




Si ricercano le radici autentiche
 di quella straordinaria passione popolare che
 è stato (per tanti versi lo è tuttora) il ciclismo
 dei giganti della strada, quellla che ha alimentato tante leggende letterarie.


PERCORSO
Il percorso de "L' Eroica" percorre
 alcune delle più belle strade della zona del Chianti senese, dellaValdarbia e della Valdorcia; ma il clou è rappresentato dai quei tratti di strade bianche ancora esistenti, che consentono di rivivere l'atmosfera del ciclismo d'epoca.
Il percorso "lungo" misura 205 km ed è interamente tracciato con segnaletica stradale, la segnaletica consiste in cartelli di indicazione della direzione apposti agli incroci e di tabelle chilometriche che indicano il km progressivo e le distanze ai successivi centri abitati.
PERCORSI - Sono previsti quattro percorsi: 205 km (110 bianchi), 135 km (70 bianchi), 75 km (35 bianchi), 38 km (10 bianchi).
L’EROICA - E’ una passeggiata in libera escursione che si svolge su strade aperte al traffico. 

Quando sono venuto a conoscenza della manifestazione e delle foto che ne danno testimonianza mi è sembrato 'bello'farla conoscere anche a quelli che non ne hanno mai sentito parlare....
incominciamo dalle biciclette che vengono usate....



.....beh queste sono proprio d'epoca ...ma anche quelle usate devono...mostrare i loro anni.



....al via anche degli 'eroici'senaghesi....


....prima le donne..........






....poi gli uomini ....




...una bella coppia....




...non poteva mancare il pompiere...pronto
a spegnere i 'bollenti muscoli'...




.....l servizi postali, medici e di polizia....





...e poteva mancare un animalista?....



...e alla fine della manifestazione...quando anche l'ultimo
eroico è arrivato al traguardo
uno splendido tramonto
dalla Val del Chianti






p.s. un ringraziamento speciale a Nando e Daniela che hanno avuto la gentilezza nel fornirmi il materiale fotografico e darmi l'autorizzazione a pubblicarlo.


sabato 18 febbraio 2012

Sarà perchè il verde è il mio colore preferito, sarà perchè è così vicino al mio cuore, sarà perchè quando ho visto queste foto mi sono venute alla mente le 'passeggiate'in bici, sarà perchè mi piace il canale Viilloresi che passa per Senago....o 'forse' più semplicemente perchè ho voglia di sole, di natura e di correre libero nel vento!!




PERCHÈ NON TI FERMI?'

GUARDO IL LENTO
SCORRER DEL FIUME
L’ACQUA LAMBIRE
SASSI PORTATI
DA LONTANO.
BIANCHE ROBINIE CHINE
DA SOFFI DI VENTO
FACEAN OMBRA AL SUO
SILENTE PASSARE. 
ROVI DI SELVATICHE
ROSE FRENAVAN
LA SUA CORSA MA NON
POTEAN FERMARLA. 
VOLAVAN PICCOLI
VOCIANTI PASSERI
E BIMBETTI FESTANTI
GLI REGALAVAN PIETRE. 
CORRE, CORRE E VA
E NON SI FERMA MAI.
CON IL SUO ANDARE
PASSA PER CAMPI, PAESI
E CITTA’. CONOSCE STORIE
CHE MAI RIPETERÀ’. 
VOLEVO TU SOSTASSI
A RACCONTARMI UN PO’,
MA IL TEMPO NON
CI E’AMICO, TU NON TI
PUOI FERMARE.
NELLE TUE ACQUE CHIARE
RIVEDO LA MIA IMMAGINE,
FERMA SENZA RITEGNO
AL TUO SOLENNE INCEDERE.
LASCIA CHE SE LA PORTI VIA
E INSIEME I MIEI PENSIERI.
MI PORTI LA CORRENTE SU
UNA FOGLI AMICA FIN
DOVE TU VORRAI, LA FINE
NON VEDRO’.

sabato 11 febbraio 2012

In occasione della Festa di Senago, nel mese di settembre, avevo postato un quadro con l'immagine della Chiesa Parrocchiale e avevo anche preso l'impegno di testimoniare con altri tre quadri la Senago degli anni 40 che ho conosciuto anch'io dalle cronache e dalle foto che mi sono capitate tra le mani...

il quadro rappresenta la Via Don Rocca crocevia per arrivare al centro del paese e per andare a Garbagnate e Bollate

sul gonfalone di Senago sono riprodotti  i simboli della caccia come il carniere e il corno perchè  tra il 1300 e 1400 sotto l'egida dei Visconti venivano cacciati lupi, cinghiali,volpi,cervi, lepri,fagiani e grossi volatili. Venivano invogliati anche i contadini a cacciare perchè il numero era in continuo aumento e diventavano un pericolo nei freddi inverni lombardi. 
questo è il documento autografo con cui nell'anno 1929 Vittorio Emanuele III Re d'Italia e Benito Mussolini assegnarono a Senago lo stemma comunale






una serie di fotografie che vanno dagli anni 1930-1940

giovedì 2 febbraio 2012

eeeehhhh che spettacolo stamane....quando ho aperto gli occhi!!!!!!!

insomma  svegliarsi ,guardare dal letto la finestra che mi fa scorgere quello che...troverò....
il primo scatto
il mio povero larice..'nudo'....che freddo brrrr
il 'giardino d'inverno'...
solo l'Artista può  aver  fatto tutto questo ...

mercoledì 1 febbraio 2012

...stamane ho aperto le imposte e.....

con la neve anche la 'solita'vista fa diventare tutto più bello e....continua a nevicare...fine...fine...che silenzio!!

Finalmente ha fatto la sua comparsa...

..nevica... so bene che può portare disagi a chi abita e si deve muovere con i mezzi nelle città ma...che gioia...mette allegria la neve. Fa tornar bambino e fa vivere le emozioni di un tempo.  Se guardo fuori dalla finestra...mi rivedo nei  ragazzini che giocano a palle di neve...che bello!!!E ancor  di più le ciaspolate sulle 'mie'montagne.  In una delle quali mi sono rifugiato in un vecchio maso completamente coperto di neve...uno spettacolo!!!e per ricordarlo l'ho dipinto e...per 'farmelo presente'appeso proprio sopra il camino.  Mi trovavo sulla piana del Nambino, dove c'è un laghetto splendido circondato da abeti e larici e d'inverno...con la dovuta cautela...lo si può attraversare!!...mi piace inserire,,, per chi può avere  qualche interesse....una 'guida'che indica il percorso dei cinque laghi intorno a Campiglio partendo proprio dal Nambino...
 Il giro dei 5 laghi rappresenta probabilmente  l'escursione più conosciuta.  Siamo in pieno territorio del Parco Naturale Adamello Brenta. Il punto di partenza  è Malga Nambino raggiungibile in auto, parcheggio poco distante, prendendo una forestale che parte dalla statale che congiunge Madonna di Campiglio a Passo Campo Carlo Magno. Descrivendo l'itinerario in senso antiorario  si percorrono i sentieri  217 sino Lago Nambino (m1768), poi ancora il 217 o il 266  sino al Lago Serodoli e il Lago Gelato m.2376 (i due tragitti  sono più o meno equivalenti). Qui si aggirano ad est i due laghi contigui e si imbocca il s. 232 che porta dapprima al Lago Lambin, m.2329, e proseguendo verso sud lungo le pendici del Monte Nambrone, al Lago Ritorto, m.2053.  Qui si scende a Madonna di Campiglio sempre con lo stesso itinerario 232 sino a intersecare la forestale, pista ciclabile, neo pressi di Patascoss. Si gira a sinistra, nord ovest, e si prosegue sino  a Capanna Nambino e svoltando ancora a sinistra, al parcheggio dove si è lasciata la vettura. L'itinerario è abbastanza lungo, 5-6 ore con un dislivello   complessivo di circa 650 metri. In prossimità del Lago Lambin c'è la possibilità, rinunciando alla visita al Lago Ritorto, di abbreviare sensibilmente il tragitto imboccando il sentiero 269, che porta direttamente al Lago Nambino. Gli scenari che  caratterizzano questo itinerario sono di assoluto rilievo paesaggistico: il Gruppo di Brenta si staglia altissimo all'orizzonte  e tutti i laghi sono inseriti in un suggestivo contesto naturale le cui caratteristiche varia sensibilmente con le quote. Per coloro che vogliono evitare faticose salite,  è opportuno segnalare che in stagione  sono in funzione impianti di risalita ( 5 laghi) che consentono di avvicinarsi moltissimo al Lago Ritorto.

----l'inizio della salita al Lago Nambino
ci siamo....quasi...
sulla piana il Rifugio Nambino e il lago....gelato!!
....si lascia la piana per una delle mete prescelte!!!
e il quadro che mi ricorda questa 'favola'....
.