mercoledì 4 maggio 2011

lo stavo 'guardando' e....

..............è un quadro di Giovanni Fattori, pittore toscano(1825-1908)considerato insieme a Lega e Signorini uno dei maggiori esponenti del movimento artistico-pittorico chiamato "macchiaioli"precursori degli impressionisti. Non nascondo che  è un artista che mi ha 'colpito'per il suo tipo di pittura e dal quale ho tratto vari dipinti che ancor oggi mi danno ispirazione.
Questo che ho riportato nel blog , che ha come titolo "il carretto rosso",  'guardandolo'attentamente ha rivelato il mio momento presente. I colori del cielo e del mare sullo sfondo danno già una prima immagine di armonia 'naturale' che fa bene al cuore per la serenità che ne traspare e contrastano con i colori forti del carretto e del grano.Quest'ultimo ha come simbologia il ciclo della rinascita...prima di rinascere in primavera per poi crescere e dare frutto rimane sepolto sotto terra durante l'inverno. E' il passaggio dall'ombra alla luce...è il simbolo della fecondità. Il giallo ricorda la radiosità che risveglia e dà calore. E' il colore dell'illuminazione e della redenzione...alla ricerca del nuovo..del cambiamento. Il colore rosso del carretto è l'insieme di tutte le energie cui corrisponde la 'sicurezza di sè', la fiducia nelle proprie forze e capacità. E' per antonomasia il colore del cuore...il colore dell'amore, della vitalità, della passione. Il verde del prato dove siede il contadino e riposa il bue è il colore della solidità della stabilità,della forza,dell'equilibrio e della costanza. E'il colore della vegetazione, della natura, della vita stessa e della rinascita primaverile. Il colore verde è una 'fontedivita'. Gli occhi del cuore si fermano a 'guardare' la figura dell'animale che mostra tutta la sua imponenza nei dettagli della muscolatura, che lo fa risaltare all'interno del dipinto, mentre anche lui, staccato dal carro pieno di grano che ha trainato per ore, prende 'riposo' e guarda il suo padrone grato di avergli concesso questo momento nella faticosa giornata.
E' una immagine di grande forza ma anche di grande pazienza e mitezza. Il contadino si concede anch'egli riposo, un momento dedicato. Mi dà l'impressione che il suo sguardo vada oltre...la sua mente non ha pensiero, se non quello di gustare l'armonia di ciò che lo circonda, di vivere il momento presente. Anch'egli mi raffigura la pazienza pervasa da una grande forza di volontà, la saggezza di chi lavora e 'parla'con la terra, di chi conosce il passare delle stagioni con il trascorrere della sua vita, di chi ama la natura e di quello che gli regala con il frutto del suo lavoro, di chi sa a Chi render grazie per tutti i doni che la vita gli ha riservato....questa è la 'lettura'che mi ha riservato 'guardandolo' in una chiave che non è solo la visione dell'immagine ma...l'emozione che l'insieme può procurare.   

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