venerdì 2 dicembre 2011

..sulla via di San Benedetto....la via Benedicti

...testimonianza di un veloce 'raid' automobilistico di km 2000 in preparazione di un viaggio che la parrocchia di mio cognato farà alla fine di aprile del 2012 sulla via di San Benedetto. Ho fatto delle fotografie(scusando la mia poca abilità) che possono dare un'idea dei luoghi, delle costruzioni, degli affreschi, sculture,giardini e luoghi di studio dei monaci che ancora, anche se in numero molto ridotto, tengono viva la memoria sia di San Benedetto che di sua sorella, Santa Scolastica.

I monasteri

Monastero di Santa Scolastica

una delle nostre immagini

Dei dodici monasteri voluti da San Benedetto nella valle sublacense, l'unico sopravvissuto ai terremoti e alle distruzioni saracene fu quello di Santa Scolastica, che, sino alla fine del XII secolo, fu il solo monastero di Subiaco.
In origine si chiamò "Monastero di San Silvestro", successivamente (IX secolo) fu detto "Monastero di San Benedetto e di Santa Scolastica" e nel XIV secolo prese il nome attuale. Si presenta come un complesso di edifici costruiti in epoche e stili diversi: un ingresso, sul quale figura la scritta "Ora et Labora", con strutture del XX secolo, introduce nel primo chiostro o "Chiostro Rinascimentale" del secolo XVI, dal quale si passa in un secondo chiostro o "Chiostro Gotico" del secolo XIV ed, infine, in un terzo, detto "Chiostro Cosmatesco", del secolo XIII. Il Campanile è del XII secolo e la Chiesa attuale è della fine del 1700, l'ultima di ben cinque chiese stratificatesi lungo i secoli. Il monastero ebbe il periodo di maggiore splendore tra il secolo XI e il secolo XIII. 



Monastero di San Benedetto

una delle nostre immagini
Pio II, visitando il Monastero di San Benedetto nel 1461, lo definì "nido di rondini". Incassato nella roccia a strapiombo sulla valle sottostante, tale appare al visitatore che percorre il Bosco Sacro. Pareti, volte e scale, perfettamente integrate nella pietra cui si appoggiano, con
la loro irregolarità, garantiscono un'autentica suggestione in chi si avvicina per visitarlo. 
Composto da due Chiese sovrapposte e da Cappelle e grotte, interamente affrescate in 
epoche diverse, costituisce un monumento unico, per bellezza e spiritualità, tra quanti la 
storia della Chiesa e dell'Arte hanno abbondantemente dotato il nostro Paese


I Benedettini di Subiaco

una delle nostre immagini

La struttura della Famiglia monastica sublacense, a differenza di altre Comunità benedettine, presenta una fisionomia sua propria, per lo Statuto particolare che tiene uniti i due monasteri: il Santuario del Sacro Speco e il Monastero di Santa Scolastica sono due case distinte di una sola comunità.
Il monaco di Subiaco, pertanto, in forza del voto di stabilità, appartiene ad ambedue i monasteri. La permanenza dei monaci nell'uno o nell'altro di essi dipende esclusivamente dall'Abate. Tale situazione, di fatto, condiziona non solo i rapporti giuridici, ma la vita stessa della Comunità.
L'amministrazione ordinaria e l'ordinamento interno sono propri di ciascun monastero, ma gli altri interessi riguardano tutta la Comunità. Attualmente la Comunità si compone di 20 membri: 11 monaci sacerdoti e 9 monaci non sacerdoti.
A Santa Scolastica risiede il maggior numero dei monaci; è, pertanto possibile la vita ordinaria e un'osservanza più fedele della Regola, al Sacro Speco non sempre questo avviene, non solo per il numero esiguo dei monaci residenti (3-4), ma soprattutto per la continua assistenza turistico-religiosa ai visitatori–pellegrini.



Ospitalità

Foresteria

una delle nostre immagini
"Gli ospiti che arrivano siano accolti tutti come se fossero Cristo, perché Egli dirà un giorno: «Fui forestiero e mi ospitaste». E a tutti si faccia onore come si conviene, ma soprattutto verso i fratelli nella fede e ai pellegrini" si legge nel cap. 53 della Regola di San Benedetto. L'accoglienza dell'ospite, pertanto, è fondamentale in ogni monastero.
A Subiaco tutti coloro che desiderano sospendere periodicamente il ritmo frenetico della vita e ritrovare se stessi nel silenzio e nella pace, possono fare tale esperienza, condividendo con i monaci la preghiera, l'ascolto della Parola di Dio e la mensa eucaristica.



alcune foto del Monastero di S.Benedetto a Subiaco







e queste sono foto che ho 

scattato...dell'interno...fino ad arrivare al Sacro 

Speco







da Subiaco ci siamo spostati a Monte Cassino





che per ragioni di tempo non abbiamo potuto visitare come ci eravamo proposti ma....dopo un viaggio non proprio 'semplice' siamo arrivati alla Certosa di Trisulti...un gioiellino da vedere e visitare...

























e per finire......






4 commenti:

  1. Le sensazioni provate in certi posti penso sia difficile descriverle in parole, sarebbe sminuire, il “sentire”. L'atmosfera di certi posti e indescrivibile.
    Accolto come nostro Signore, ..... o come un semplice pellegrino, l'accoglienza è un sentimento unico. Penso sia valsa la pena affrontare un viaggio simile per ciò che ti ha dato. Sono felice che tu possa aver vissuto questa esperienza.
    Grazie Edo per la condivisione.

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  2. Concordo con Lu. L'accoglienza è veramente un sentimento unico.
    Come fotografo sei promosso ma non lo diciamo al maestro ...

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  3. Due luoghi stupendi che non conoscevo.
    Molto bello il primo così arroccato, il secondo sembra quasi una reggia.
    Ciao :)))

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  4. Devo passare con calma a gustari queste stupende immagini, Intanto Edo, guarda sul mio blog....ciaoooooooooo a presto

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