giovedì 5 febbraio 2015

E' VERA LA MIA VITA?



 A volte ho la sensazione che la mia vita non sia "reale". Eppure io vivo, eccome. Vivo intensamente, provo gioia e dolore, amore e risentimento, soddisfazione e depressione, cioè tutta la gamma dei sentimenti e delle sensazioni che rendono "viva" la vita. E allora? Forse mi sono creato un mondo che è diverso da quello reale? Come nel sogno vivo delle esperienze che sembrano vere, ma non lo sono, vedo gente, luoghi e cose che nella realtà non esistono, così anche nel mio stato di veglia, in genere mi comporto come se sognassi. Perché? Perché la mia mente, per ragioni sue personali, anzi- per sua natura- tende a interpretare e, di conseguenza, a giudicare. E da qui nascono i problemi. Se, ad esempio, vedo una splendida rosa, in genere cosa faccio? Penso: "Com'è bella, questa rosa. Però non è completamente sbocciata. Domani sarà perfetta. Il suo colore è rosa, con una sfumatura di giallo- o forse di arancione? La rosa che che vidi l'altro gorno, però era più bella. I petali erano più grandi. Che buon profumo. Però quante spine..." Questa è l'esperienza irreale che ho creato. L'esperienza  "reale" sarebbe: guardare la rosa e gioire della sua bellezza, del suo profumo, cercare di identificarsi con essa, con-partecipare il nostro essere creature di Dio. Senza pensare, senza analizzare, senza fare paragoni, perché così facendo l'essenza vera e più profonda dell'esperienza va completamente perduta. Purtroppo, però, questo è ciò che facciamo sempre. Siamo stati educati a farlo, questo è l'esempio che ci è stato fornito e non riusciamo a fare altrimenti. La mente, pur di pensare qualcosa, ci porta a volte a crearci veri "mostri" nella fantasia, assurde paure, dei serpenti velenosi che risultano, poi degli innocui pezzi di corda. Non so se, nonostante la buona volontà, riusciremo mai a liberarci da questo "abito" di pensare "sempre". E'diventato ormai una seconda natura ma, se lo vorremo veramente, potremo iniziare  almeno a guardare le cose con occhi  nuovi, a vedere gli altri come veramente sono e non come noi lo giudichiamo. 


...tratto da Il Pensiero Positivo di A.De Mello

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